CARTA GIOVANI NIGHT & DAY
MUSICA PER LA LEGALITA’
E CONTRO LE ECOMAFIE
CAMPOBASSO – Via Roma 13 SETTEMBRE 2008
“Mafia è una parola rara e banalizzata, bisogna maledirla per copione e poi dimenticarla in fretta per andare avanti con comizi che devono sempre occuparsi d'altro. Sarebbe stato meglio se mafia fosse stato un termine pericoloso, di quelli che fanno da calamita all'odio, una parola che si fa carne viva di impegno. L'hanno formattizzata, diventa un punto in scaletta, per condire l'introduzione del discorso come i saluti di circostanza. O peggio del peggio, da relegare nelle regioni meridionali. I leader di centrosinistra e centrodestra non se ne sono occupati? - mi è stato risposto solo pochi giorni fa - ma lo faranno più avanti, quando arriveranno nel Sud, lo faranno a Napoli quando chiuderanno la campagna. Lo faranno a sud, come per i rifiuti più velenosi che nessuno sa dove buttare e si mandano a inquinare una terra contaminata e condannata. Lo faranno a sud, come se la potenza della criminalità organizzata non riguardasse il nord, come se la ricchezza dei traffici mafiosi non arricchisse le banche padane o se i voti manovrati dai padrini non condizionassero i palazzi romani. Il perimetro del problema agli occhi della politica si è ristretto da piaga planetaria ad affare locale: come se i Kalashnikov avessero sparato e ucciso a Duisburg per una lite di campanile o i casalesi colonizzassero Aberdeen per imparare meglio l'inglese.”
ROBERTO SAVIANO
Ecco cosa intendiamo noi per impegno nella lotta alle mafie. Un impegno costante che permetta a noi e alle persone di questa nostra città di sentirsi dalla parte buona della vita.
Quella parte buona che ogni giorno chiede con costanza e passione di aiutare gli altri, di essere vigili dei valori della democrazia, della convivenza civile, del rispetto dei diritti umani e della legalità, valori fondanti e fondamentali dello Stato.
Lo Stato, un concetto molte volte frainteso dalle giovani generazioni, confuso e identificato solo nelle Istituzioni e nelle Forze dell’ordine: un’idea da contrastare, facendo comprendere che lo Stato siamo noi cittadini, che lo rappresentiamo e lo dobbiamo difendere da quelle tante organizzazioni criminali che cercano di infangare la sua figura. E’ per questo che l’Assessorato alle Politiche Giovanili del Comune di Campobasso, in collaborazione con l’Unione degli Studenti, l’associazione culturale “Le Vie dei Canti” di Campobasso, l’associazione sportiva “Malatesta”, la caffetteria equosolidale Morelia, propone alla cittadinanza una giornata dedicata alla musica dal vivo e ad una serie di iniziative culturali e sociali, per la legalità e per il contrasto alle ecomafie nella città di Campobasso. Quasi dieci ore di iniziative che vogliono coinvolgere varie fasce del tessuto sociale: i giovani, gli adulti, i lavoratori, i disoccupati, perché crediamo che tale lotta debba essere affrontata senza gesta eroiche, ma con il semplice coinvolgimento di tutti.
Perché a Campobasso? Non solo per la connotazione fisica delle sedi delle nostre associazioni, ma perché Campobasso vuole essere il punto di partenza per far riaprire gli occhi a tutti, istituzioni e cittadini, che credono che la camorra o la malavita organizzata siano relegate solo alla Campania. Non si deve credere che c’è camorra solo se si spara: la camorra, come tutte le mafie, ha interesse a non far parlare di sé ed agire nel silenzio. Noi vogliamo parlarne, vogliamo contrastarla proprio nel giorno in cui nel capoluogo regionale si celebra la Notte Bianca, vetrina d’eccezione e momento sociale, culturale ed economico importante per la città. Riteniamo e allo stesso tempo vogliamo che non si identifichi più il problema camorra soltanto in qualche parte del nostro territorio, magari più contigua al territorio campano. Vogliamo che questo cancro venga affrontato da tutto il tessuto cittadino e combattuto insieme, sensibilizzando soprattutto le nuove generazioni, quelle più facilmente intaccabili dai valori disumani della malavita organizzata. Per questo ospitiamo gruppi musicali che sono testimoni quotidiani di quanto accade nei rioni popolari napoletani: l’uso del dialetto e dei codici giovanili contemporanei rappresentano per queste formazioni l’unico grimaldello possibile per parlare al cuore di migliaia di ragazzi che altrimenti avrebbero dinanzi soltanto l’arruolamento nelle esercito della camorra o la fuga da emigranti verso il nord. Insieme a loro, sul palco di Via Roma, anche le più belle esperienze musicali cittadine: una occasione per esibirsi in una giornata importante per tutta la collettività campobassana.
LA CARTA GIOVANI
Ma l’iniziativa del 13 settembre sarà anche il momento per promuovere la Carta Giovani, la tessera nominativa e gratuita che permette ai giovani di usufruire di sconti, servizi e agevolazioni presso i servizi e attività commerciali della città di Campobasso che hanno aderito all’iniziativa, riservata ai giovani di Campobasso di età compresa tra i 14 e i 29 anni, anche non residenti all’interno del territorio comunale, ma che comunque frequentino il Capoluogo per motivi di studio o di lavoro.
WWW.CARTAGIOVANICB.IT
IL PIANO LOCALE GIOVANI
Non solo Carta Giovani ma anche tutte le iniziative poste in essere dall’Assessorato alle Politiche Giovanili saranno in piazza Savoia il 13 settembre con gli stand dello Sportello Informativo Giovani: Giovani Artisti Italiani, Mobilità Giovanile, Telefono Amico Gay.
www.plgcb.net
RAPPORTO ECOMAFIE 2008 LEGAMBIENTE
Nella stessa giornata sarà ospite della manifestazione le Edizioni Ambiente di Legambiente, con Verde Nero, collana di narrativa sul tema dell’illegalità ambientale con il coinvolgimento di alcuni tra i più importanti autori del panorama letterario italiano. Un incontro con i giovani e istituzioni ci sarà nel pomeriggio del 13 settembre nella sala convegni dell’Incubatore Incontra, al quale parteciperà Antonio Pergolizzi, Coordinatore dell’Osservatorio Nazionale Ambiente & Legalità: sarà presentato il Rapporto Ecomafie 2008. Il tema dell’Ecomafia – inteso come il fenomeno della criminalità ambientale - è da tempo tra le linee di lavoro di Legambiente, che pubblica annualmente il “Rapporto Ecomafia”, edito sempre da Edizioni Ambiente. Date le potenzialità comunicative del tema, la case editrice e l’associazione ambientalista più diffusa in Italia hanno deciso di sperimentare nuovi linguaggi e strade inedite realizzando il progetto Verde Nero. L’obiettivo è rendere maggiormente accessibile, e facilmente fruibile dal pubblico, un argomento talvolta ostico o, ancora peggio, non sentito e recluso tra gli interessi dei solo “addetti” ai lavori.
www.legambiente.eu/onal/rapporti_ecomafia.php
VERDENERO
“Verde Nero. Racconti di Ecomafia ” si configura come una collana di racconti che prendono spunto liberamente da fatti o fenomeni descritti nel rapporto, o ad essi assimilabili, privilegiando il linguaggio del “noir” che presenta un’ottima attinenza con i fatti di cronaca trattati. Ad aderire a vario titolo al progetto e a “firmare” la collana sono stati Carlo Lucarelli, Eraldo Baldini, Massimo Carlotto, Pietro Colaprico, Marcello Fois, Sandrone Dazieri, Luca Rastello, Giancarlo De Cataldo, Niccolò Ammaniti, solo per citare alcuni autori. A rendere ancora più attivo l’impegno sociale di Verdenero è l’ adesione a “Salva Italia” , progetto promosso da Legambiente che prevede il recupero di aree penalizzate da fenomeni di degrado ambientale e sociale, a cui gli autori hanno deciso di devolvere parte dei diritti d’autore per finanziarne le prossime iniziative.
WWW.VERDENERO.IT
GLI STAND
VERDENERO racconti di ecomafia – collana editoriale di Legambiente
CARTA GIOVANI POINT
SPORTELLO INFORMATIVO GIOVANI
PIANO LOCALE GIOVANI
SERVIZIO PREVENZIONE DIPENDENZE AMBITO TERRITORIALE 1
LA SCALETTA DEI CONCERTI
DALLE 20,30
- LA VIA D’USCITA
- LA STELLA ROSSA DEL KINOTTO
- ZEUGMA
- A67
- CAPONE & BUNGT BANGT
- CO’SANG
ASPETTANDO L’ALBA
- POSTIT
- IL RUMORE DEL FIORE DI CARTA
LE SCHEDE DEI GRUPPI
A67
Crossover-Rock mediterraneo: gli 'A67 sono nati come risposta, naturale e viscerale, ad una condizione sociale difficile, testimoni del magma di pulsioni, di eventi e di disagi che caratterizza Scampia (rione della periferia nord di Napoli da cui provengono), meglio nota come 'a sissantaset, dalla legge "167" per l’edilizia popolare che ha permesso l’edificazione dell'allucinante agglomerato, supermercato della droga e teatro di un'accesa faida fra bande camorriste. Di questa situazione di degrado ma soprattutto delle speranze di riscatto del quartiere parla il disco d’esordio "'A camorra song’io" (Polosud 2005), accolto da ottime critiche della stampa specializzata e seguito dai media italiani ed esteri; un concept-album (che nei suoni fa riferimento allo storico "Naples Power" e nei testi impiega la forza diretta del rap in dialetto napoletano per descrivere la realtà cittadina) le cui canzoni sono state spesso scelte come colonna sonora per film, cortometraggi e servizi televisivi. Circa centocinquanta i concerti negli ultimi tre anni e fra i riconoscimenti ricevuti: vincitori del "Premio Siae per Demo" 2004, finalisti di "Video Clipped The Radio Stars" 2005 e del Mantova Musica Festival 2006, vincitori di "Voci per la Libertà – Una canzone per Amnesty" 2006. Due i videoclip del primo disco: ’A67 (giocato ironicamente sulla "guerra di camorra", coinvolgendo le scuole elementari della città i cui disegni compongono il video-cartone) e Voglie parlà (realizzato a seguito della vittoria di "Voci per la libertà", racconta il muro di omertà ed emarginazione imposto alle periferie del mondo intrecciando immagini di muri tristemente noti: fra Israele e Palestina, di Berlino, di Belfast, fra Messico e Stati Uniti, di Via Anelli a Padova). Da sempre impegnati "a sostegno dei diritti umani e contro tutte le mafie", gli 'A67 crescono ideando anche progetti paralleli, collaborando sempre con molti e diversi artisti e realtà: nel 2006 lo spettacolo “ALIEN’AZIONE. Dallo spazio periferico dritti al centro” (con Mauro Pagani, Francesco Moneti dei MCR...), nel 2007 il percorso di educazione alla legalità nelle scuole “Voglie parlà” (con Amato Lamberti, Nando dalla Chiesa, Roberto Saviano...). A ferragosto 2007 sono invitati a rappresentare l’Italia alla "Feira de Fortaleza" nel Nordest del Brasile. Il nuovo disco "Suburb" (prodotto da Polosud e Sognavento per Edel Italia) è un concept-album dedicato alle periferie del mondo, intese come quartieri metropolitani ma anche come Sud, ovvero la nuova scena e matrice del pianeta. Un sound potente, colorato e ricco di collaborazioni italiane (Mauro Pagani, 'O Zulù, F.Di Bella dei 24Grana, gli scrittori Roberto Saviano e Valeria Parrella...) e internazionali (quattro rockband provenienti da India, Brasile, Marsiglia e Istanbul).
In preparazione per l’inverno uno spettacolo-concerto di canzoni, recitati e proiezioni in bianco e nero, alla cui stesura inedita i l gruppo ha lavorato con lo scrittore noir tarantino Giancarlo De Cataldo (giudice in Corte d’Assise autore, fra gli altri, di “Romanzo criminale”) fondendo fra loro le giovani storie di periferia raccontante nelle canzoni dei due dischi ‘A67 (“’A camorra song’io” del 2005 e il nuovo “Suburb”) e nella raccolta di racconti “Teneri assassini” di De Cataldo (Einaudi 2000, ripubblicato nella collana StileLibero), e rispecchiate nelle immagini di Mario Spada, giovane fotografo napoletano specializzato in reportage in contesti di microcriminalità e bande giovanili.
Gli ‘A67 sono: Daniele Sanzone (Voce) - Andrea Verdicchio (Sax) - Enzo Cangiano (Chitarre) - Alfonso Muras (Basso) - Luciano Esposito (Batteria)
CO’SANG
I Co'sang, ovvero Luca Imprudente ed Antonio Riccardi sono nati artisticamente nella metà degli anni '90. La prima apparizione ufficiale del duo HipHop napoletano risale all' album della crew partenopea Clan Vesuvio "Spaccanapoli" con la traccia "Paura che passa". Negli anni successivi, i Co'sang si dedicano allo sviluppo del proprio stile mantenendo le tematiche che gli hanno caratterizzati sin dall' inzio, apparendo di rado nella scena HipHop italiana. Convinti di aver raggiunto un livello artistico tale da poter affrontare il mercato della musica italiana, nel 2005 esordiscono con l' album "Chi more pe mme". Immediatamente il disco viene considerato un classico del suo genere, prodotto interamente dall' etichetta indipendente "Poesia cruda dischi" e distribuitto da "Relief Records EU". La critica è molto positiva e nelle recensioni dei maggiori giornali di settore si capisce che l' Italia aveva bisogno di un disco che parli alla gente e che racconti vita vera. Nel 2006 i Co'sang conquistano la copertina del celebre Magazine "Rumore" che non era assegnata ad un gruppo rap da almeno 7 anni e articoli di svariate pagine su magazine come "Rolling Stones" e "XL" che a fine anno li classifica tra le prime 10 migliori novità del panorama italiano. Nell' ottobre 2006 i Co'sang firmano un nuovo contratto di distribuzione con la major "Universal" ed iniziano il tour promozionale che li vede cavalcare i principali palchi dei più noti club italiani, in collaborazione con l' agenzia "Area Live". Al momento i Co'sang sono in preparazione del secondo album che vedrà la luce alla fine del 2008, ma intanto regalano ai fan un nuovo singolo (con video) dal titolo "Fin Quanno Vai 'Ncielo" scaricabile dal sito ufficiale, myspace e youtube che solo in un mese ha contato più di 18.000 visite.
CAPONE & BUNGT BANGT
Esploratore senza confini, esuberante e continuamente proteso ad ampliare i propri orizzonti espressivi, un artista geniale (M. Costanzo). Queste sono alcune definizioni di Maurizio Capone, musicista-cantante-compositore. Capone nasce artisticamente nei primi anni ‘80 iniziando creare strumenti con materiali riciclati (la Scialacqua, realizzata con una vecchia canna da pesca e il Chàchà, con coperchi di latta). Nel ‘93 pubblica il suo primo album da solista Capone (BMG/Old Bridge music), a cui seguono La foresta (Sciarap/Flying 1995), Sciarap 002 (Sciarap/CNI 1997) e Murmurii (Sciarap/CNI 1999) che gli valgono la definizione di “profeta del drum ‘n’ bass” (Rockstar).
Nel ’99 prende vita il progetto “Bungt & Bangt”, uno spettacolo “teatrale e performante” incentrato su strumenti nati da materiali riciclati o con oggetti d’uso comune. Il debutto avviene il 31 marzo 2000. Il set è composta di bidoni della spazzatura, lattine, vecchie pentole, secchi di metallo di varie grandezze, tubi di plastica e di metallo, utensili da lavoro, bombole del gas, bottiglie, lamine di metallo. L’effetto è dirompente e il passaggio dallo spettacolo all’orchestra stabile avviene naturalmente. BungtBangt è il nome adottato per il nuovo progetto. Capone&BungtBangt realizzano Junk! (ChiaraSunMusic/RAI Trade 2002) e lavorano per ampliare le possibilità armoniche degli strumenti creati, in vista di una forma canzone che non rinunci alle caratteristiche “performanti” e tribali del gruppo. Nel maggio 2003 avviene un ricambio quasi totale dell’orchestra e nasce una strepitosa versione di Caravan petrol di Carosone. I brani “Bungt & Bangt” e “Uaiò” vengono utilizzati come sigla del programmi radiofonici su Radio Rai1 e Radio Rai2.
Intanto Capone&BungtBangt macinano concerti e tournée, vincono premi (Premio Troisi, Premio Focus) e condividono il palco con artisti prestigiosi. Partecipano a moltissimi festival e trasmissioni televisive (Costanzo Show, Buona Domenica, Alle Falde del Kilimangiaro, Screensaver, Non facciamoci prendere dal panico, Quelli che il calcio, Libero). Suonano dal vivo in programmi radiofonici trasmessi da Radio Rai 1, 2 e 3, RTL, Radio Popolare...Nel 2005 sono in tour in Giappone, guest Irene Grandi.
Nel 2006 esce l’album “Lisca di pesce” (Camion Records/ChiaraSunMusic distr. Sony Italia) seguito a breve distanza dal singolo ‘“Su di noi...c'era una volta” (diventato in un lampo tormentone rap in Svizzera, Canada e Usa) divertente versione del celebre brano di Pupo “Su di noi”. Rientrati dal tour promozionale che li ha portati fino in Giappone, conclusosi a Napoli ospiti dei Negroamaro al Palapartenope, il 2006 vede i Capone&BungtBangt “aggirarsi” sempre più spesso, oltre che sui palcoscenici, in vari studi radiotelevisivi: guest più volte di “VivaRadio2” programma cult condotto da Fiorello e Marco Baldini, di Radio DEEJAY “Chiamate triuno triuno” condotta dal Trio Medusa e di Radio Rai1, si trasformano poi da attori/musicisti nell'episodio italiano 'Ciro' di Stefano Veneruso nel film “All The Invisible Children” di cui Capone scrive le musiche (film presentato da Maria Grazia Cucinotta, alla Mostra del Cinema di Venezia 2006); aprono il concerto di fine campagna elettorale di Romano Prodi a piazza del Popolo a Roma; al Festival Pigro di Urbino rendono omaggio a un grande della musica italiana, Ivan Graziani, con una particolare versione di “Hora et labora” e “Pigro”; vengono invitati a fare i masti di festa (o meglio 'veterani') al Giffoni Music Concept dove ospitano Meg.
Ospiti anche di Gianni Morandi nel programma “Non facciamoci prendere dal panico”, in diretta su Rai1, poi del MEI e in collegamento con “Quelli che il calcio”, infine di Alessandro Siani a “Libero” in onda su RAI 2. Nel 2007 salgono sul palco di Sanremo ospiti del cantautore romano Daniele Silvestri, in gara con il brano ‘La paranza’, la cui ‘versione BungtBangt’ risulta la più scaricata del festival su Youtube.
Il 16 maggio 2008 il nuovo album “DURA LEX”.
Contemporaneamente Capone cura la divulgazione della sua ricerca attraverso seminari e laboratori, tra cui un laboratorio-orchestra permanente, istituito nel 2001 dal comune di Pomigliano d’Arco, con bambini della scuola elementare. Anche a Cuba crea un laboratorio nella Escuela de arte, simile a quello di Pomigliano D’Arco e fonda il gruppo musicale BungtBangt con musicisti cubani, con l’obiettivo di unire le due formazioni omonime in concerti da tenersi tra Italia e Cuba.
Con più di 400 concerti all’attivo, Capone&BungtBangt sono amati un po' da tutti. Dal pubblico innanzitutto che ha sempre risposto entusiasticamente ai loro concerti, dalla critica specializzata ma anche dai big della musica italiana e internazionale, che spesso hanno voluto "giocare" in scena con questi stravaganti musicisti. Scelti come supporter ‘live’ di Jamiroquai poi dei Planet Funk, di Vinicio Capossela, hanno collaborato con Edoardo Bennato nel brano “C’era una volta” in cui Capone ‘duetta’ con il cantautore partenopeo nella tracklist n. 16 de “La fantastica storia del pifferaio magico”.
POSTIT
Postit e' un progetto che nasce alla fine del 2005 come risultato dell'incontro tra Massimiliano Ferrante e Daniele Marinelli, due musicisti campobassani provenienti da esperienze precedenti molto diverse tra loro. La collaborazione da' i suoi primi frutti con la pubblicazione del brano 'Happy Hour' sulla compilation 'Quota periscopica', allegato editoriale al mensile 'Il bene comune' nel numero di giugno 2006 dedicato alla musica molisana. Il duo, nell'occasione accompagnato dalle macchine, suona infruttuosamente per tutto il 2006 con due batteristi, esperienza che permette comunque di continuare il lavoro di composizione ed arrangiamento nonostante l'abbandono di entrambi. Nel 2007 entrano in formazione stabile Domenico Ciaramella alla batteria e successivamente Silvia Palladino al piano. Dopo un periodo molto fertile e creativo iniziano le registrazioni della prima demo in aprile 2008. Lunghe suite strutturate in più parti e movimenti, all'interno dei quali vanno ad alternarsi tratti di calma solo apparente ad altri di nervoso fragore sonico, tra chitarre docili o sferraglianti, sonorità acustiche o pesantemente elettroniche, ritmi lenti sino allo sfinimento o incalzanti sino all'apnea. Obiettivo programmatico dell'ensemble è il tentativo di andare al di là di schemi e generi precostituiti, cercando, in qualche modo, di puntare sull'espressività piuttosto che sulla tecnica. Il progetto propone musica 'nuda', capace di evocare atmosfere e situazioni, di raccontare storie e stati d'animo, facendo a meno di un testo, addentrandosi nei territori cari al post-rock o a certo jazz di avanguardia.
ZEUGMA
Il progetto musicale degli Zeugma nasce a febbraio del 2006. Sin da subito l'intento è quello di crescere, contaminarsi e creare musica in grado di cullare una poesia senza perdere il vigore e la forza del rock. Band emergente con un vasto repertorio, gli Zeugma hanno già riscosso un notevole interesse da parte del pubblico; all'attivo hanno un demo-cd di 3 tracce, registrato alla Monkey's Island di Campobasso ed un EP di 6 tracce (Fermo Immagine) registrato negli studi "Gnagnotech" di Roma. Tanto "garage" e un discreto numero di concerti hanno permesso alla band di fare passi da gigante, nonostante l'età dei componenti e il poco tempo trascorso dalla nascita del progetto; vantano, infatti, diverse partecipazioni a concorsi di scala nazionale, portati a termine positivamente in quanto a posizioni e risposta del pubblico. Questo li sprona a continuare facendo tesoro delle band e dei musicisti che si incontrano lungo il cammino, ma anche della passione per la musica che li ha sempre caratterizzati.
IL RUMORE DEL FIORE DI CARTA
La band ha rappresentato il Molise al concorso nazionale Italia Wave 2008. Musica che incanta e che emoziona quella della band campobassana che unisce singolari sonorità in un alchimia che stupisce, un po’ come il loro nome, e cattura. I componenti del gruppo musicale attivo dal 2005, amano definire il loro progetto “un incontro di teste, di suoni, di cuori”. Quale può essere il rumore di un fiore di carta? Un suono delicato; ma questo aggettivo è troppo riduttivo per descrivere la loro musica che si avvale di un lirismo rock molto ricercato e intenso che amalgama luci e ombre in una danza sublime degli opposti. Il rumore del fiore di carta è sperimentazione che unisce sapientemente il linguaggio digitale all’analogico. E’ la giusta combinazione tra l’artificiale e il naturale. Una dicotomia implicita nel nome della band. Il fiore come elemento della natura diventa di carta, quindi artefatto. Una prima sintesi della personalità del RDFDC è racchiusa in Origami 62 primo album datato 2005 anche se è in Fallen, il loro ultimo lavoro pubblicato nel 2008, che viene messa a fuoco la vera identità artistica della formazione che ora conta su un suono omogeneo ben definito nella concretezza delle otto tracce che compongono il disco. Il rumore del fiore di carta è formato da un organico di 5 musicisti: Antonio Giambattista – macchine/tastiere, Nazario Graziano – chitarre, Alessandro Mastrocola – basso/tromba/flicorno, Luciano Mastrocola - voce, parole/chitarre e Alessandro Salzmann – batteria/tastiere.
LA VIA D’USCITA
La band prende forma nell'agosto 2004 e nasce da un'idea dei due chitarristi e del batterista che, avendo in comune la passione per la musica, decidono di intaprendere il progetto musicale di un gruppo che unisca il potente sound del rock classico con una ricerca melodica di impronta moderna. I wayout, che iniziano riproponendo i brani dei propri artisti di riferimento, si dedicano successivamente alla composizione di pezzi propri che li porterà definitivamente a disfarsi dell'etichetta di gruppo-cover. Con una line-up ormai stabilizzata (il cantante, Nicola, abbandona la band per motivi di studio nel 2006) e una coesione che nasce anche dalla profonda amicizia che unisce i cinque della band, inzia a definirsi quello che è il carattere sonoro e compositivo de "la via d'uscita": una solida sezione ritmica, caratterizzata da semplicità e groove (parola molto cara al bassista), fa da tappeto alle intessiture delle due chitarre che spaziano da ampie parti distorte e crude a linee più levigate e psichedeliche; su tutto ciò si innesta una voce granitica che sa' essere potente e al tempo stesso dolce. I wayout hanno partecipato a manifestazioni musicali quali:Matese Friend Festival (2006), Bonefro Rock (2006), premio Giuseppe Troilo (2006), selezioni regionali Arezzo wave (2006 e 2007) (conquistando anche la finale nell'ultimo anno), Prevention day (2006, 2° classificati); conquistano la finale al concorso "Risonanze 2007" e fanno parte della compilation "CastelverdeRock" con il brano "Strana Situazione". Nel luglio 2007 i wayout diventano "la via d'uscita" e si preparano alla stagione musicale con il nuovo nome. Nell'Agosto "la via d'uscita" vince il primo premio al "BONEFRO ROCK 2007" e subito registra la prima demo "chiaroscuro". Nell'agosto 2008 La via d'uscita si classifica al 2°posto al Matese Friend Contest vincendo anche il premio M.E.I.
LA STELLA ROSSA DEL KINOTTO
La band nasce nel maggio del 2006, in occasione del Prevention Day Rock Contest, come la “Stella Rossa” (nome suggerito da un vecchio barista di periferia). Durante l’estate partecipa a numerose rassegne e concorsi (Bonefro, Termoli, Fasano, Roma). Nel 2007 si aggiudica il premio speciale per la migliore performance nella nuova edizione del Prevention Day Rock Contest. Tra maggio e giugno approda su myspace (www.myspace.com/lastellarossadelkinotto). A giugno 2007 cerca di partecipare al Calliope Contest con due registrazioni live di un vecchio concerto al Blue Note.
MUSICA PER LA LEGALITA’
E CONTRO LE ECOMAFIE
CAMPOBASSO – Via Roma 13 SETTEMBRE 2008
“Mafia è una parola rara e banalizzata, bisogna maledirla per copione e poi dimenticarla in fretta per andare avanti con comizi che devono sempre occuparsi d'altro. Sarebbe stato meglio se mafia fosse stato un termine pericoloso, di quelli che fanno da calamita all'odio, una parola che si fa carne viva di impegno. L'hanno formattizzata, diventa un punto in scaletta, per condire l'introduzione del discorso come i saluti di circostanza. O peggio del peggio, da relegare nelle regioni meridionali. I leader di centrosinistra e centrodestra non se ne sono occupati? - mi è stato risposto solo pochi giorni fa - ma lo faranno più avanti, quando arriveranno nel Sud, lo faranno a Napoli quando chiuderanno la campagna. Lo faranno a sud, come per i rifiuti più velenosi che nessuno sa dove buttare e si mandano a inquinare una terra contaminata e condannata. Lo faranno a sud, come se la potenza della criminalità organizzata non riguardasse il nord, come se la ricchezza dei traffici mafiosi non arricchisse le banche padane o se i voti manovrati dai padrini non condizionassero i palazzi romani. Il perimetro del problema agli occhi della politica si è ristretto da piaga planetaria ad affare locale: come se i Kalashnikov avessero sparato e ucciso a Duisburg per una lite di campanile o i casalesi colonizzassero Aberdeen per imparare meglio l'inglese.”
ROBERTO SAVIANO
Ecco cosa intendiamo noi per impegno nella lotta alle mafie. Un impegno costante che permetta a noi e alle persone di questa nostra città di sentirsi dalla parte buona della vita.
Quella parte buona che ogni giorno chiede con costanza e passione di aiutare gli altri, di essere vigili dei valori della democrazia, della convivenza civile, del rispetto dei diritti umani e della legalità, valori fondanti e fondamentali dello Stato.
Lo Stato, un concetto molte volte frainteso dalle giovani generazioni, confuso e identificato solo nelle Istituzioni e nelle Forze dell’ordine: un’idea da contrastare, facendo comprendere che lo Stato siamo noi cittadini, che lo rappresentiamo e lo dobbiamo difendere da quelle tante organizzazioni criminali che cercano di infangare la sua figura. E’ per questo che l’Assessorato alle Politiche Giovanili del Comune di Campobasso, in collaborazione con l’Unione degli Studenti, l’associazione culturale “Le Vie dei Canti” di Campobasso, l’associazione sportiva “Malatesta”, la caffetteria equosolidale Morelia, propone alla cittadinanza una giornata dedicata alla musica dal vivo e ad una serie di iniziative culturali e sociali, per la legalità e per il contrasto alle ecomafie nella città di Campobasso. Quasi dieci ore di iniziative che vogliono coinvolgere varie fasce del tessuto sociale: i giovani, gli adulti, i lavoratori, i disoccupati, perché crediamo che tale lotta debba essere affrontata senza gesta eroiche, ma con il semplice coinvolgimento di tutti.
Perché a Campobasso? Non solo per la connotazione fisica delle sedi delle nostre associazioni, ma perché Campobasso vuole essere il punto di partenza per far riaprire gli occhi a tutti, istituzioni e cittadini, che credono che la camorra o la malavita organizzata siano relegate solo alla Campania. Non si deve credere che c’è camorra solo se si spara: la camorra, come tutte le mafie, ha interesse a non far parlare di sé ed agire nel silenzio. Noi vogliamo parlarne, vogliamo contrastarla proprio nel giorno in cui nel capoluogo regionale si celebra la Notte Bianca, vetrina d’eccezione e momento sociale, culturale ed economico importante per la città. Riteniamo e allo stesso tempo vogliamo che non si identifichi più il problema camorra soltanto in qualche parte del nostro territorio, magari più contigua al territorio campano. Vogliamo che questo cancro venga affrontato da tutto il tessuto cittadino e combattuto insieme, sensibilizzando soprattutto le nuove generazioni, quelle più facilmente intaccabili dai valori disumani della malavita organizzata. Per questo ospitiamo gruppi musicali che sono testimoni quotidiani di quanto accade nei rioni popolari napoletani: l’uso del dialetto e dei codici giovanili contemporanei rappresentano per queste formazioni l’unico grimaldello possibile per parlare al cuore di migliaia di ragazzi che altrimenti avrebbero dinanzi soltanto l’arruolamento nelle esercito della camorra o la fuga da emigranti verso il nord. Insieme a loro, sul palco di Via Roma, anche le più belle esperienze musicali cittadine: una occasione per esibirsi in una giornata importante per tutta la collettività campobassana.
LA CARTA GIOVANI
Ma l’iniziativa del 13 settembre sarà anche il momento per promuovere la Carta Giovani, la tessera nominativa e gratuita che permette ai giovani di usufruire di sconti, servizi e agevolazioni presso i servizi e attività commerciali della città di Campobasso che hanno aderito all’iniziativa, riservata ai giovani di Campobasso di età compresa tra i 14 e i 29 anni, anche non residenti all’interno del territorio comunale, ma che comunque frequentino il Capoluogo per motivi di studio o di lavoro.
WWW.CARTAGIOVANICB.IT
IL PIANO LOCALE GIOVANI
Non solo Carta Giovani ma anche tutte le iniziative poste in essere dall’Assessorato alle Politiche Giovanili saranno in piazza Savoia il 13 settembre con gli stand dello Sportello Informativo Giovani: Giovani Artisti Italiani, Mobilità Giovanile, Telefono Amico Gay.
www.plgcb.net
RAPPORTO ECOMAFIE 2008 LEGAMBIENTE
Nella stessa giornata sarà ospite della manifestazione le Edizioni Ambiente di Legambiente, con Verde Nero, collana di narrativa sul tema dell’illegalità ambientale con il coinvolgimento di alcuni tra i più importanti autori del panorama letterario italiano. Un incontro con i giovani e istituzioni ci sarà nel pomeriggio del 13 settembre nella sala convegni dell’Incubatore Incontra, al quale parteciperà Antonio Pergolizzi, Coordinatore dell’Osservatorio Nazionale Ambiente & Legalità: sarà presentato il Rapporto Ecomafie 2008. Il tema dell’Ecomafia – inteso come il fenomeno della criminalità ambientale - è da tempo tra le linee di lavoro di Legambiente, che pubblica annualmente il “Rapporto Ecomafia”, edito sempre da Edizioni Ambiente. Date le potenzialità comunicative del tema, la case editrice e l’associazione ambientalista più diffusa in Italia hanno deciso di sperimentare nuovi linguaggi e strade inedite realizzando il progetto Verde Nero. L’obiettivo è rendere maggiormente accessibile, e facilmente fruibile dal pubblico, un argomento talvolta ostico o, ancora peggio, non sentito e recluso tra gli interessi dei solo “addetti” ai lavori.
www.legambiente.eu/onal/rapporti_ecomafia.php
VERDENERO
“Verde Nero. Racconti di Ecomafia ” si configura come una collana di racconti che prendono spunto liberamente da fatti o fenomeni descritti nel rapporto, o ad essi assimilabili, privilegiando il linguaggio del “noir” che presenta un’ottima attinenza con i fatti di cronaca trattati. Ad aderire a vario titolo al progetto e a “firmare” la collana sono stati Carlo Lucarelli, Eraldo Baldini, Massimo Carlotto, Pietro Colaprico, Marcello Fois, Sandrone Dazieri, Luca Rastello, Giancarlo De Cataldo, Niccolò Ammaniti, solo per citare alcuni autori. A rendere ancora più attivo l’impegno sociale di Verdenero è l’ adesione a “Salva Italia” , progetto promosso da Legambiente che prevede il recupero di aree penalizzate da fenomeni di degrado ambientale e sociale, a cui gli autori hanno deciso di devolvere parte dei diritti d’autore per finanziarne le prossime iniziative.
WWW.VERDENERO.IT
GLI STAND
VERDENERO racconti di ecomafia – collana editoriale di Legambiente
CARTA GIOVANI POINT
SPORTELLO INFORMATIVO GIOVANI
PIANO LOCALE GIOVANI
SERVIZIO PREVENZIONE DIPENDENZE AMBITO TERRITORIALE 1
LA SCALETTA DEI CONCERTI
DALLE 20,30
- LA VIA D’USCITA
- LA STELLA ROSSA DEL KINOTTO
- ZEUGMA
- A67
- CAPONE & BUNGT BANGT
- CO’SANG
ASPETTANDO L’ALBA
- POSTIT
- IL RUMORE DEL FIORE DI CARTA
LE SCHEDE DEI GRUPPI
A67
Crossover-Rock mediterraneo: gli 'A67 sono nati come risposta, naturale e viscerale, ad una condizione sociale difficile, testimoni del magma di pulsioni, di eventi e di disagi che caratterizza Scampia (rione della periferia nord di Napoli da cui provengono), meglio nota come 'a sissantaset, dalla legge "167" per l’edilizia popolare che ha permesso l’edificazione dell'allucinante agglomerato, supermercato della droga e teatro di un'accesa faida fra bande camorriste. Di questa situazione di degrado ma soprattutto delle speranze di riscatto del quartiere parla il disco d’esordio "'A camorra song’io" (Polosud 2005), accolto da ottime critiche della stampa specializzata e seguito dai media italiani ed esteri; un concept-album (che nei suoni fa riferimento allo storico "Naples Power" e nei testi impiega la forza diretta del rap in dialetto napoletano per descrivere la realtà cittadina) le cui canzoni sono state spesso scelte come colonna sonora per film, cortometraggi e servizi televisivi. Circa centocinquanta i concerti negli ultimi tre anni e fra i riconoscimenti ricevuti: vincitori del "Premio Siae per Demo" 2004, finalisti di "Video Clipped The Radio Stars" 2005 e del Mantova Musica Festival 2006, vincitori di "Voci per la Libertà – Una canzone per Amnesty" 2006. Due i videoclip del primo disco: ’A67 (giocato ironicamente sulla "guerra di camorra", coinvolgendo le scuole elementari della città i cui disegni compongono il video-cartone) e Voglie parlà (realizzato a seguito della vittoria di "Voci per la libertà", racconta il muro di omertà ed emarginazione imposto alle periferie del mondo intrecciando immagini di muri tristemente noti: fra Israele e Palestina, di Berlino, di Belfast, fra Messico e Stati Uniti, di Via Anelli a Padova). Da sempre impegnati "a sostegno dei diritti umani e contro tutte le mafie", gli 'A67 crescono ideando anche progetti paralleli, collaborando sempre con molti e diversi artisti e realtà: nel 2006 lo spettacolo “ALIEN’AZIONE. Dallo spazio periferico dritti al centro” (con Mauro Pagani, Francesco Moneti dei MCR...), nel 2007 il percorso di educazione alla legalità nelle scuole “Voglie parlà” (con Amato Lamberti, Nando dalla Chiesa, Roberto Saviano...). A ferragosto 2007 sono invitati a rappresentare l’Italia alla "Feira de Fortaleza" nel Nordest del Brasile. Il nuovo disco "Suburb" (prodotto da Polosud e Sognavento per Edel Italia) è un concept-album dedicato alle periferie del mondo, intese come quartieri metropolitani ma anche come Sud, ovvero la nuova scena e matrice del pianeta. Un sound potente, colorato e ricco di collaborazioni italiane (Mauro Pagani, 'O Zulù, F.Di Bella dei 24Grana, gli scrittori Roberto Saviano e Valeria Parrella...) e internazionali (quattro rockband provenienti da India, Brasile, Marsiglia e Istanbul).
In preparazione per l’inverno uno spettacolo-concerto di canzoni, recitati e proiezioni in bianco e nero, alla cui stesura inedita i l gruppo ha lavorato con lo scrittore noir tarantino Giancarlo De Cataldo (giudice in Corte d’Assise autore, fra gli altri, di “Romanzo criminale”) fondendo fra loro le giovani storie di periferia raccontante nelle canzoni dei due dischi ‘A67 (“’A camorra song’io” del 2005 e il nuovo “Suburb”) e nella raccolta di racconti “Teneri assassini” di De Cataldo (Einaudi 2000, ripubblicato nella collana StileLibero), e rispecchiate nelle immagini di Mario Spada, giovane fotografo napoletano specializzato in reportage in contesti di microcriminalità e bande giovanili.
Gli ‘A67 sono: Daniele Sanzone (Voce) - Andrea Verdicchio (Sax) - Enzo Cangiano (Chitarre) - Alfonso Muras (Basso) - Luciano Esposito (Batteria)
CO’SANG
I Co'sang, ovvero Luca Imprudente ed Antonio Riccardi sono nati artisticamente nella metà degli anni '90. La prima apparizione ufficiale del duo HipHop napoletano risale all' album della crew partenopea Clan Vesuvio "Spaccanapoli" con la traccia "Paura che passa". Negli anni successivi, i Co'sang si dedicano allo sviluppo del proprio stile mantenendo le tematiche che gli hanno caratterizzati sin dall' inzio, apparendo di rado nella scena HipHop italiana. Convinti di aver raggiunto un livello artistico tale da poter affrontare il mercato della musica italiana, nel 2005 esordiscono con l' album "Chi more pe mme". Immediatamente il disco viene considerato un classico del suo genere, prodotto interamente dall' etichetta indipendente "Poesia cruda dischi" e distribuitto da "Relief Records EU". La critica è molto positiva e nelle recensioni dei maggiori giornali di settore si capisce che l' Italia aveva bisogno di un disco che parli alla gente e che racconti vita vera. Nel 2006 i Co'sang conquistano la copertina del celebre Magazine "Rumore" che non era assegnata ad un gruppo rap da almeno 7 anni e articoli di svariate pagine su magazine come "Rolling Stones" e "XL" che a fine anno li classifica tra le prime 10 migliori novità del panorama italiano. Nell' ottobre 2006 i Co'sang firmano un nuovo contratto di distribuzione con la major "Universal" ed iniziano il tour promozionale che li vede cavalcare i principali palchi dei più noti club italiani, in collaborazione con l' agenzia "Area Live". Al momento i Co'sang sono in preparazione del secondo album che vedrà la luce alla fine del 2008, ma intanto regalano ai fan un nuovo singolo (con video) dal titolo "Fin Quanno Vai 'Ncielo" scaricabile dal sito ufficiale, myspace e youtube che solo in un mese ha contato più di 18.000 visite.
CAPONE & BUNGT BANGT
Esploratore senza confini, esuberante e continuamente proteso ad ampliare i propri orizzonti espressivi, un artista geniale (M. Costanzo). Queste sono alcune definizioni di Maurizio Capone, musicista-cantante-compositore. Capone nasce artisticamente nei primi anni ‘80 iniziando creare strumenti con materiali riciclati (la Scialacqua, realizzata con una vecchia canna da pesca e il Chàchà, con coperchi di latta). Nel ‘93 pubblica il suo primo album da solista Capone (BMG/Old Bridge music), a cui seguono La foresta (Sciarap/Flying 1995), Sciarap 002 (Sciarap/CNI 1997) e Murmurii (Sciarap/CNI 1999) che gli valgono la definizione di “profeta del drum ‘n’ bass” (Rockstar).
Nel ’99 prende vita il progetto “Bungt & Bangt”, uno spettacolo “teatrale e performante” incentrato su strumenti nati da materiali riciclati o con oggetti d’uso comune. Il debutto avviene il 31 marzo 2000. Il set è composta di bidoni della spazzatura, lattine, vecchie pentole, secchi di metallo di varie grandezze, tubi di plastica e di metallo, utensili da lavoro, bombole del gas, bottiglie, lamine di metallo. L’effetto è dirompente e il passaggio dallo spettacolo all’orchestra stabile avviene naturalmente. BungtBangt è il nome adottato per il nuovo progetto. Capone&BungtBangt realizzano Junk! (ChiaraSunMusic/RAI Trade 2002) e lavorano per ampliare le possibilità armoniche degli strumenti creati, in vista di una forma canzone che non rinunci alle caratteristiche “performanti” e tribali del gruppo. Nel maggio 2003 avviene un ricambio quasi totale dell’orchestra e nasce una strepitosa versione di Caravan petrol di Carosone. I brani “Bungt & Bangt” e “Uaiò” vengono utilizzati come sigla del programmi radiofonici su Radio Rai1 e Radio Rai2.
Intanto Capone&BungtBangt macinano concerti e tournée, vincono premi (Premio Troisi, Premio Focus) e condividono il palco con artisti prestigiosi. Partecipano a moltissimi festival e trasmissioni televisive (Costanzo Show, Buona Domenica, Alle Falde del Kilimangiaro, Screensaver, Non facciamoci prendere dal panico, Quelli che il calcio, Libero). Suonano dal vivo in programmi radiofonici trasmessi da Radio Rai 1, 2 e 3, RTL, Radio Popolare...Nel 2005 sono in tour in Giappone, guest Irene Grandi.
Nel 2006 esce l’album “Lisca di pesce” (Camion Records/ChiaraSunMusic distr. Sony Italia) seguito a breve distanza dal singolo ‘“Su di noi...c'era una volta” (diventato in un lampo tormentone rap in Svizzera, Canada e Usa) divertente versione del celebre brano di Pupo “Su di noi”. Rientrati dal tour promozionale che li ha portati fino in Giappone, conclusosi a Napoli ospiti dei Negroamaro al Palapartenope, il 2006 vede i Capone&BungtBangt “aggirarsi” sempre più spesso, oltre che sui palcoscenici, in vari studi radiotelevisivi: guest più volte di “VivaRadio2” programma cult condotto da Fiorello e Marco Baldini, di Radio DEEJAY “Chiamate triuno triuno” condotta dal Trio Medusa e di Radio Rai1, si trasformano poi da attori/musicisti nell'episodio italiano 'Ciro' di Stefano Veneruso nel film “All The Invisible Children” di cui Capone scrive le musiche (film presentato da Maria Grazia Cucinotta, alla Mostra del Cinema di Venezia 2006); aprono il concerto di fine campagna elettorale di Romano Prodi a piazza del Popolo a Roma; al Festival Pigro di Urbino rendono omaggio a un grande della musica italiana, Ivan Graziani, con una particolare versione di “Hora et labora” e “Pigro”; vengono invitati a fare i masti di festa (o meglio 'veterani') al Giffoni Music Concept dove ospitano Meg.
Ospiti anche di Gianni Morandi nel programma “Non facciamoci prendere dal panico”, in diretta su Rai1, poi del MEI e in collegamento con “Quelli che il calcio”, infine di Alessandro Siani a “Libero” in onda su RAI 2. Nel 2007 salgono sul palco di Sanremo ospiti del cantautore romano Daniele Silvestri, in gara con il brano ‘La paranza’, la cui ‘versione BungtBangt’ risulta la più scaricata del festival su Youtube.
Il 16 maggio 2008 il nuovo album “DURA LEX”.
Contemporaneamente Capone cura la divulgazione della sua ricerca attraverso seminari e laboratori, tra cui un laboratorio-orchestra permanente, istituito nel 2001 dal comune di Pomigliano d’Arco, con bambini della scuola elementare. Anche a Cuba crea un laboratorio nella Escuela de arte, simile a quello di Pomigliano D’Arco e fonda il gruppo musicale BungtBangt con musicisti cubani, con l’obiettivo di unire le due formazioni omonime in concerti da tenersi tra Italia e Cuba.
Con più di 400 concerti all’attivo, Capone&BungtBangt sono amati un po' da tutti. Dal pubblico innanzitutto che ha sempre risposto entusiasticamente ai loro concerti, dalla critica specializzata ma anche dai big della musica italiana e internazionale, che spesso hanno voluto "giocare" in scena con questi stravaganti musicisti. Scelti come supporter ‘live’ di Jamiroquai poi dei Planet Funk, di Vinicio Capossela, hanno collaborato con Edoardo Bennato nel brano “C’era una volta” in cui Capone ‘duetta’ con il cantautore partenopeo nella tracklist n. 16 de “La fantastica storia del pifferaio magico”.
POSTIT
Postit e' un progetto che nasce alla fine del 2005 come risultato dell'incontro tra Massimiliano Ferrante e Daniele Marinelli, due musicisti campobassani provenienti da esperienze precedenti molto diverse tra loro. La collaborazione da' i suoi primi frutti con la pubblicazione del brano 'Happy Hour' sulla compilation 'Quota periscopica', allegato editoriale al mensile 'Il bene comune' nel numero di giugno 2006 dedicato alla musica molisana. Il duo, nell'occasione accompagnato dalle macchine, suona infruttuosamente per tutto il 2006 con due batteristi, esperienza che permette comunque di continuare il lavoro di composizione ed arrangiamento nonostante l'abbandono di entrambi. Nel 2007 entrano in formazione stabile Domenico Ciaramella alla batteria e successivamente Silvia Palladino al piano. Dopo un periodo molto fertile e creativo iniziano le registrazioni della prima demo in aprile 2008. Lunghe suite strutturate in più parti e movimenti, all'interno dei quali vanno ad alternarsi tratti di calma solo apparente ad altri di nervoso fragore sonico, tra chitarre docili o sferraglianti, sonorità acustiche o pesantemente elettroniche, ritmi lenti sino allo sfinimento o incalzanti sino all'apnea. Obiettivo programmatico dell'ensemble è il tentativo di andare al di là di schemi e generi precostituiti, cercando, in qualche modo, di puntare sull'espressività piuttosto che sulla tecnica. Il progetto propone musica 'nuda', capace di evocare atmosfere e situazioni, di raccontare storie e stati d'animo, facendo a meno di un testo, addentrandosi nei territori cari al post-rock o a certo jazz di avanguardia.
ZEUGMA
Il progetto musicale degli Zeugma nasce a febbraio del 2006. Sin da subito l'intento è quello di crescere, contaminarsi e creare musica in grado di cullare una poesia senza perdere il vigore e la forza del rock. Band emergente con un vasto repertorio, gli Zeugma hanno già riscosso un notevole interesse da parte del pubblico; all'attivo hanno un demo-cd di 3 tracce, registrato alla Monkey's Island di Campobasso ed un EP di 6 tracce (Fermo Immagine) registrato negli studi "Gnagnotech" di Roma. Tanto "garage" e un discreto numero di concerti hanno permesso alla band di fare passi da gigante, nonostante l'età dei componenti e il poco tempo trascorso dalla nascita del progetto; vantano, infatti, diverse partecipazioni a concorsi di scala nazionale, portati a termine positivamente in quanto a posizioni e risposta del pubblico. Questo li sprona a continuare facendo tesoro delle band e dei musicisti che si incontrano lungo il cammino, ma anche della passione per la musica che li ha sempre caratterizzati.
IL RUMORE DEL FIORE DI CARTA
La band ha rappresentato il Molise al concorso nazionale Italia Wave 2008. Musica che incanta e che emoziona quella della band campobassana che unisce singolari sonorità in un alchimia che stupisce, un po’ come il loro nome, e cattura. I componenti del gruppo musicale attivo dal 2005, amano definire il loro progetto “un incontro di teste, di suoni, di cuori”. Quale può essere il rumore di un fiore di carta? Un suono delicato; ma questo aggettivo è troppo riduttivo per descrivere la loro musica che si avvale di un lirismo rock molto ricercato e intenso che amalgama luci e ombre in una danza sublime degli opposti. Il rumore del fiore di carta è sperimentazione che unisce sapientemente il linguaggio digitale all’analogico. E’ la giusta combinazione tra l’artificiale e il naturale. Una dicotomia implicita nel nome della band. Il fiore come elemento della natura diventa di carta, quindi artefatto. Una prima sintesi della personalità del RDFDC è racchiusa in Origami 62 primo album datato 2005 anche se è in Fallen, il loro ultimo lavoro pubblicato nel 2008, che viene messa a fuoco la vera identità artistica della formazione che ora conta su un suono omogeneo ben definito nella concretezza delle otto tracce che compongono il disco. Il rumore del fiore di carta è formato da un organico di 5 musicisti: Antonio Giambattista – macchine/tastiere, Nazario Graziano – chitarre, Alessandro Mastrocola – basso/tromba/flicorno, Luciano Mastrocola - voce, parole/chitarre e Alessandro Salzmann – batteria/tastiere.
LA VIA D’USCITA
La band prende forma nell'agosto 2004 e nasce da un'idea dei due chitarristi e del batterista che, avendo in comune la passione per la musica, decidono di intaprendere il progetto musicale di un gruppo che unisca il potente sound del rock classico con una ricerca melodica di impronta moderna. I wayout, che iniziano riproponendo i brani dei propri artisti di riferimento, si dedicano successivamente alla composizione di pezzi propri che li porterà definitivamente a disfarsi dell'etichetta di gruppo-cover. Con una line-up ormai stabilizzata (il cantante, Nicola, abbandona la band per motivi di studio nel 2006) e una coesione che nasce anche dalla profonda amicizia che unisce i cinque della band, inzia a definirsi quello che è il carattere sonoro e compositivo de "la via d'uscita": una solida sezione ritmica, caratterizzata da semplicità e groove (parola molto cara al bassista), fa da tappeto alle intessiture delle due chitarre che spaziano da ampie parti distorte e crude a linee più levigate e psichedeliche; su tutto ciò si innesta una voce granitica che sa' essere potente e al tempo stesso dolce. I wayout hanno partecipato a manifestazioni musicali quali:Matese Friend Festival (2006), Bonefro Rock (2006), premio Giuseppe Troilo (2006), selezioni regionali Arezzo wave (2006 e 2007) (conquistando anche la finale nell'ultimo anno), Prevention day (2006, 2° classificati); conquistano la finale al concorso "Risonanze 2007" e fanno parte della compilation "CastelverdeRock" con il brano "Strana Situazione". Nel luglio 2007 i wayout diventano "la via d'uscita" e si preparano alla stagione musicale con il nuovo nome. Nell'Agosto "la via d'uscita" vince il primo premio al "BONEFRO ROCK 2007" e subito registra la prima demo "chiaroscuro". Nell'agosto 2008 La via d'uscita si classifica al 2°posto al Matese Friend Contest vincendo anche il premio M.E.I.
LA STELLA ROSSA DEL KINOTTO
La band nasce nel maggio del 2006, in occasione del Prevention Day Rock Contest, come la “Stella Rossa” (nome suggerito da un vecchio barista di periferia). Durante l’estate partecipa a numerose rassegne e concorsi (Bonefro, Termoli, Fasano, Roma). Nel 2007 si aggiudica il premio speciale per la migliore performance nella nuova edizione del Prevention Day Rock Contest. Tra maggio e giugno approda su myspace (www.myspace.com/lastellarossadelkinotto). A giugno 2007 cerca di partecipare al Calliope Contest con due registrazioni live di un vecchio concerto al Blue Note.
Il progetto è stato realizzato da:
COMUNE DI CAMPOBASSO
Assessorato alle Politiche Giovanili
Piano Locale Giovani
CARTA GIOVANI
Associazione Culturale LE VIE DEI CANTI
Con il contributo
Provincia di Campobasso
Assessorato alle attività produttive
In collaborazione con
LEGAMBIENTE ITALIA
VERDENERO RACCONTI DI ECOMAFIA
ASSOCIAZIONE SPORTIVA MALATESTA
CAFFETTERIA EQUO SOLIDALE MORELIA
ASSOCIAZIONE CULTURALE THIS PLAY
UNIONE DEGLI STUDENTI
Nessun commento:
Posta un commento